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È di nuovo allarme intorno alle microplastiche che, secondo alcuni studi recenti, sarebbero state ritrovate nel sangue degli esseri umani.
Facciamo chiarezza.

microplastiche-sangue-umano Microplastiche nel sangue umano, è allarme?

Polmoni autopulenti

Già 20 anni fa la scienza ha dimostrato che particelle sottili di ciò che respiriamo possono passare nel nostro sangue come polvere, pollini, virus e batteri.
Il nostro corpo è dotato di cellule speciali (macrofagi) che hanno proprio il compito di avvolgere le particelle estranee, neutralizzarle e trasportarle fuori dal corpo.

Quantità di particelle di plastica nel sangue

Sì, ma quante particelle di microplastiche hanno trovato gli scienziati?
1 parte per milione. E hanno dovuto rendere più sensibili gli strumenti di ricerca per potere individuare anche solo questa parte.

Uccide più la polvere delle micro-plastiche

Respirare una grande quantità di particelle estranee è dannoso alla salute dell’uomo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che nell’anno 2012, l’inquinamento dell’aria ambiente è stato responsabile di 3,7 milioni di morti annuali (che rappresenta il 6,7% dei decessi totali).
Le microplastiche costituiscono lo 0,03% della polvere totale, molto meno della quantità di farina che respiriamo impastando una pizza (e che nuoce alla nostra salute).

Le microplastiche inalate dall’uomo sono tossiche per la sua salute?

La domanda è lecita e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara che “ad oggi non esiste nessuna indicazione correlata di effetti negativi sulla salute dell’uomo e nessuna prova che indichi una preoccupazione per la salute umana”.

Se la plastica occupa lo 0,03% della polvere che inaliamo il restante 99,97% contiene qualcosa di nocivo per noi?

Nessuno si è mai posto il problema ma, per esempio, si sa che la polvere contiene circa il 25% di quarzo che è dimostrato provocare il cancro negli esseri umani, se respirato.

Ma anche i metalli pesanti, la fuliggine e la polvere di legno possono essere tossici. La carta è fatta di polvere di legno quindi, quando si degrada, c’è un potenziale pericolo perché vengono rilasciate tossine.

Conclusioni

Al di là dei titoli sensazionali che mirano a generare traffico sui siti e a indirizzare l’opinione pubblica, è necessario dedicare la giusta attenzione a qualsiasi elemento che concorra alla nostra salute, dando ad ognuno il giusto peso.
Anche in questo caso, dati alla mano, la demonizzazione della plastica è ingiustificata.

Noi ci teniamo a informare con un punto di vista il più possibile “scientifico”, per agire in maniera consapevole nel bene dell’ambiente e della salute dell’uomo.

Qui l’articolo originale di Chris DeArmitt