La Perfezione nell’Imballaggio
Poplast è un’azienda specializzata in imballaggi flessibili che fornisce soluzioni sostenibili e di alta qualità ai settori alimentare e industriale.
Nell’intervista che segue, pubblicata su “Inside Sustainability”, il direttore commerciale Andrea Ghu parla con Antonia Cole degli investimenti dell’azienda in tecnologia e sostenibilità.
Fondata nel 1975, Poplast festeggerà il prossimo anno il suo 50° anniversario. L’azienda è cresciuta in modo significativo dalla sua fondazione. Nel 2000, il fatturato era di 7 milioni di euro e i dipendenti erano 48. Oggi, Poplast genera un fatturato di 7 milioni di euro e impiega 229 persone.
“È stato entusiasmante assistere ai progressi di Poplast da quando sono qui”, ha dichiarato il direttore commerciale Andrea Ghu. “Grazie al nostro attivo reparto di ricerca e sviluppo e ai continui investimenti in tecnologia, abbiamo sviluppato soluzioni innovative e sostenibili per l’industria”.
L’azienda opera in due stabilimenti in Italia, il primo a Piacenza, in Emilia-Romagna, e il secondo a Pistoia, in Toscana. Su una superficie di oltre 30.000 m2 , Poplast produce 16 milioni di chili di imballaggi all’anno, che vengono distribuiti in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Da un reparto di ricerca e sviluppo specializzato a un team di assistenza clienti dedicato, Poplast dispone della struttura necessaria per sviluppare e fornire soluzioni innovative al mercato dell’imballaggio flessibile. I servizi includono la stampa flessografica e rotocalco, oltre a laminazione, taglio laser e altro ancora.
Investire nel servizio
Poplast reinveste costantemente sia nella tecnologia che nelle persone all’interno dell’azienda. Dal 2015, Poplast ha introdotto nuovi responsabili della ricerca e sviluppo e delle vendite, oltre a un nuovo direttore finanziario. Questo team manageriale ha contribuito a guidare il successo dell’azienda verso il futuro.
“All’inizio degli anni 2000 abbiamo iniziato a investire in nuovi macchinari con le nostre prime macchine di laminazione e rotocalco”, ha commentato Ghu. “Dal 2019 abbiamo compiuto ingenti investimenti nei nostri macchinari: abbiamo aggiunto al nostro parco macchine due nuove rotocalco e due flessografiche.
“Le ultime due di queste quattro macchine sono state installate quest’anno, il che è davvero entusiasmante. Questo non solo migliorerà la nostra capacità produttiva, ma anche la nostra efficienza e le nostre capacità di progettazione”.
Oltre alle macchine da stampa, Poplast ha aggiornato anche le sue macchine di laminazione e taglio. L’azienda dispone di un totale di nove laminatrici, due delle quali includono anche la fustellatura laser. Ci sono anche 13 taglierine ribobinatrici in grado di tagliare pannelli fino a 1.620 mm. Due taglierine sono dotate di un sistema di controllo dei difetti per garantire un risultato di alta qualità.
Con un parco macchine di sette stampanti flessografiche e tre rotocalco, Poplast offre ai clienti servizi all’avanguardia. Tutte le macchine sono dotate di moderni sistemi di controllo dei difetti di stampa per garantire che ogni prodotto soddisfi gli standard di alta qualità dell’azienda.
“Le nostre competenze sono particolarmente avanzate, ma ciò che ci distingue veramente come azienda è la nostra attenzione alle esigenze dei clienti e la velocità con cui riusciamo a risolvere le difficoltà”, ha aggiunto Ghu. Abbiamo un nostro magazzino di materie prime, che non solo rappresenta circa il nove per cento del nostro fatturato, ma ci permette anche di soddisfare rapidamente i nostri clienti”.
“Inoltre, il nostro ufficio grafico migliora la qualità del nostro servizio, poiché prepara internamente i file di progettazione. Ciò significa che possiamo creare in modo efficiente design specifici per ogni cliente e modificarli, se necessario. Agiamo rapidamente e forniamo soluzioni su misura per garantire che le esigenze dei singoli clienti siano soddisfatte”.
Packaging a base biologica
L’azienda è all’avanguardia sul mercato anche in termini di sostenibilità. Con il proprio impianto di recupero dei solventi, Poplast recicla oltre 450.000 litri di acetato di etile all’anno. Le perle di carbonio assorbono le sostanze inquinanti del processo di stampa e poi il solvente trattenuto dal carbonio viene recuperato attraverso un ciclo di rigenerazione.
“Il solvente viene rigenerato fino a un elevato grado di purezza attraverso una colonna di distillazione, il che significa che può essere riutilizzato nelle linee di produzione”, ha spiegato Ghu. “Utilizziamo anche ossidatori termici rigenerativi per ridurre le emissioni nell’atmosfera. L’energia termica derivante dal funzionamento dell’impianto di recupero viene utilizzata per riscaldare il reparto di produzione durante i mesi invernali, con un notevole risparmio energetico”.
Inoltre, Poplast utilizza energia rinnovabile proveniente da impianti fotovoltaici (come richiesto dalla normativa italiana) presso la sede di Castel San Giovanni a Piacenza. Questo limita la dipendenza dell’azienda dai combustibili fossili, riducendo l’ impatto delle emissioni di anidride carbonica e il rilascio di emissioni nocive.
Poplast non solo si impegna a migliorare la sostenibilità delle proprie operazioni, ma lavora anche per facilitare le scelte ecologiche dei clienti. Da oltre 10 anni, l’azienda collabora con i clienti per sviluppare le soluzioni più sostenibili che riducono il consumo di energia e di risorse.
“Oggi, rispetto al 2000, le nostre strutture in poliolefine consentono un risparmio energetico minimo del 30% e una riduzione dello spessore del 45%”, ha continuato Ghu. “Abbiamo compiuto notevoli progressi nel rendere i nostri imballaggi ecocompatibili. Le nostre soluzioni consentono ai clienti di operare nel modo più sostenibile possibile, pur mantenendo qualità ed efficacia”.
Poplast incoraggia i clienti a utilizzare strutture in poliolefine a base di PP o PE, che hanno un’impronta di carbonio ridotta e sono riciclabili. Tutti i materiali dell’azienda sono certificati per la riciclabilità. Cyclos certifica le poliolefine o gli OPA/PE, Aticelca per la carta e TUV per i materiali compostabili.
Connettere le persone
Grazie ai rapporti di collaborazione con i fornitori, Poplast è in grado di offrire ai clienti materiali sostenibili. L’azienda collabora con la catena di approvvigionamento per sviluppare processi e materiali efficienti dal punto di vista energetico, implementandoli nei prodotti dei clienti.
“È fondamentale per noi curare i rapporti con i fornitori”, ha dichiarato Ghu. “Non solo possiamo facilitare lo scambio di idee, ma ci permette di fornire un servizio migliore ai nostri clienti. Ci fidiamo dei nostri fornitori e dei loro prodotti, il che significa che possiamo essere sicuri dei nostri servizi”.
Per consolidare questi rapporti e creare nuove partnership, Poplast ha partecipato a FACHPACH, fiera europea per l’imballaggio, la tecnologia e i processi. Ciò ha consentito all’azienda di confrontarsi con le innovazioni del settore, oltre a presentare le proprie.
“La partecipazione alle fiere all’estero è essenziale per consolidare l’immagine della nostra azienda a livello internazionale”, ha aggiunto Ghu. “Negli ultimi 10 anni, la nostra percentuale di scambi sul mercato estero è passata dal 5% al 30%. Il nostro obiettivo è raggiungere il 50% entro i prossimi quattro anni. Per raggiungere questo obiettivo, continueremo a creare connessioni in tutto il mondo e a dimostrare la qualità dei nostri servizi”.
Poplast continuerà ad espandersi a livello internazionale anche in futuro, oltre a costruire un nuovo stabilimento a Castel San Giovanni, Piacenza (vicino a quello esistente) per aumentare la capacità. Il nuovo sito è stato progettato per essere sostenibile, con un flusso di produzione avanzato e una riduzione del consumo energetico e delle emissioni.
Inoltre, l’azienda intende continuare a investire sui dipendenti, incoraggiando un maggior numero di giovani e donne a entrare nel settore: creando una maggiore eterogenietà all’interno dell’azienda, Poplast potrà beneficiare di prospettive diverse e garantirsi il successo in futuro.
“Amo il mio lavoro, collaborare con le persone e far parte di Poplast”, ha aggiunto Ghu, per concludere. “Qui ho l’opportunità di essere innovativo e di creare soluzioni reali che siano anche sostenibili”.